Corriere della Sera, 25 Jun 2015
Di Enrico Girardi
 
Konzert, Puccini, Teatro alla Scala, Milano, 14. Juni 2015

I tenori Flórez e Kaufmann in perfetta parità
 
Chiedersi chi sia meglio non ha senso, perché non si tratta di Bartali e Coppi che scalano gli stessi passi dolomitici né del Real Madrid e del Barcellona che si sfidano sullo stesso terreno di gioco. Ma non c'è dubbio che i tenori Jonas Kaufmann ( foto) e Juan Diego Flórez sono oggi i beniamini del pubblico, sono i cantanti più amati e venerati della scena lirica mondiale e si dividono i favori di ogni platea.

Il caso (o forse no) ha voluto che si esibissero alla Scala a pochi giorni di distanza l'uno dall'altro, il tedesco in un tutto Puccini con orchestra (la Filarmonica ben guidata da Jochen Rieder), il peruviano in un'antologia di liriche e arie del belcanto italiano e del romanticismo francese con il pianista Vincenzo Scalera.

Boati, tifo da stadio, bis a non finire. Da questo punto di vista il match è finito in pareggio. Ma acuti, fiato, legato, fraseggio a parte, il bello delle loro prove si è apprezzato nel dominio delle risorse interpretative e nella consapevolezza di quello che cantano: cioè a dire, mai un accento fuori posto, mai l'ombra della volgarità di tanti, troppi tenori. Jonas Kaufmann è un tenore drammatico, ama «spingere», non disdegna parti eroiche e strabilia con acuti in pianissimo che non si sono mai sentiti prima. Juan Diego Flórez è un tenore lirico di coloratura, ideale nel belcanto, e strabilia per l'agilità e la naturalezza del fraseggio. Calca le scene da più anni. È meno straripante di qualche anno fa ma vanta più controllo ed eleganza.

Sono ragazzi ancora giovani, seri e belli. Tuttavia la Scala non è stata ai loro piedi solo per un fatto di mero divismo, ma perché sono due musicisti veri.


















 
 
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