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TGCOM 24, 7.12.2012 |
Sergio Bolzoni
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Wagner: Lohengrin, Teatro alla Scala, 7. Dezember 2012
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Strepitoso Lohengrin alla Scala
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Prestazione maiuscola per la"prima" e grandi applausi per il cast, l'orchestra, il coro e, naturalmente, per Daniel Barenboim |
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Lo spettacolo andato in scena per l'inaugurazione della nuova stagione del
Teatro alla Scala è stato strepitoso. Tutti, dall'orchestra, alla regia, ai
cantanti al coro, sono stati applauditi a scena aperta senza nemmeno un
accenno di disapprovazione. In effetti sarebbe impossibile avere qualcosa da
ridire sulla prestazione offerta dal Maestro Barenboim e dall'orchestra che
ha reso i timbri richiesti da Wagner in modo chiaro e dinamico, in grande
"complicità" con il coro e la sua performance davvero maiuscola. In
particolare dobbiamo dire che è davvero emozionante godere delle qualità che
Daniel Barenboim riesce a trasmettere all'orchestra quando si tratta di
Wagner: solo poche settimane fa avevamo assistito anche a una prestazione
maiuscola per Siegfried. Trattandosi di un'orchestra italiana, siamo di
fronte a un fatto più unico che raro; speriamo che continuino così.
Tutti applauditi i cantanti a partire da uno straordinario Jonas
Kaufmann che ha interpretato la parte di Lohengrin in modo luminoso,
nonostante la sua voce un po' baritonale non si pensasse essere adattissima
al ruolo. Invece è stato eccezionale nelle mezze voci e ottimo nel resto
della parte, grazie anche a una presenza scenica di livello assoluto.
Bellissima e centratissima anche Elsa, Annette Dasch, che
nonostante la sostituzione quasi all'ultimo minuto, si è districata in modo
mirabile nelle tre sfumature caratteriali che per ogni atto il suo ruolo
prevede: sempre perfettamente sul fiato è stata una Elsa di grande effetto
sul palcoscenico sia da vergine impaurita (primo atto), sia da sposa
innamorata (secondo) che da moglie ormai consumata dal dubbio (terzo).
Eccezionale anche la performance di Evelyn Herlitzius, una Ortrud malefica
ma quasi sexy, specie all'inizio del secondo atto. Anche lei con una voce
perfetta per la parte, senza una sbavatura ma anzi con un temperamento che
l'ha resa meritatamente la più applaudita alla fine assieme a Kaufmann.
Grandi e meritati consensi anche per il resto del cast: René Pape (Re
Enrico), Tómas Tómasson (Federico von Telramund) e Zeljko Lucic (L'araldo
del Re). Belli i costumi, senza strafare, ispirati alle divise militari in
uso durante la guerra civile americana. Regia un po' discutibile nel terzo
atto dove è rimasta inutilmente piantata in mezzo alla scena la selva dove
Lohengrin ed Elsa avevano avuto il loro tentativo di idillio d'amore. Belle
comunque le scene.
Alla fine del terzo atto è stato suonato
l'inno nazionale (solitamente si esegue all'inizio della serata per
omaggiare la presenza del Presidente della Repubblica, ma per ovvi motivi di
crisi di governo stasera Napolitano non c'era). Tutto il cast è rimasto sul
palco insieme al coro che andava a squarciagola e Jonas Kaufmann ha
addirittura cantato con entusiasmo "Fratelli d'Italia. Lo ringraziamo di
cuore per questo omaggio al nostro Paese, che arriva da parte di un grande
artista.
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