Operaclick
Bad Urach, Schillerballaden, Liederabend, Oktober 2005
Schiller e le ballate: particolare teatralità
Schiller poeta musicale, senza dubbio: vari aspetti della sua opera gli hanno conquistato un posto nella storia della musica. Non solo la particolare musicalità dei suoi veris, per ritmi e scelte lessicali, ma così come esiste grande lirismo in alcuni tratti delle sue opere teatrali, esiste anche una particolare teatralità in certe sue poesie. Non a caso il giovane Schubert affascinato dal teatro dà musica alle lunghe ballate di Schiller, facendone autentiche "opere in miniatura", con un solo interprete per tutti i ruoli. Era un'assoluta novità a quell'epoca musicare una ballata o in ogni caso una poesia così lunga in forma non strofica.

Parola e canto, dunque, in sintesi e confronto: l'attore Hans Korte - molto popolare in Germania sopra tutto grazie a serie televisive - ha letto i testi di Schiller in modo semplice ed efficace, diremmo non teatrale, richiamando alla memoria di molte persone versi ben conosciuti che sono stati poi cantati nella "versione Schubert", da Jonas Kaufmann (Die Buergschaft e Der Alpenjaeger) e da Michael Nagy (Gruppe aus dem Tartarus e Der Taucher): certo la musica - questa musica - dà un dimensione in più! Kaufmann si conferma eccezionale non solo per la qualità della voce, ma per la rara intelligenza con cui la usa e per la comunicativa. Più che buona la prova del giovane baritono Michael Nagy, voce bella, scura, grande, teatrale, espressiva, doti da affinare ma già notevoli. Entrambi col sempre grande Helmut Deutsch al pianoforte, esperto "scenografo e regista" di queste "opere". Dopo tanto dramma, il bis... offre da bere: il Punschlied - ovvero, Schiller spiega come preparare un punch!






 
 
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