Il tenore star chiede sostegno per la
musica. Intanto pubblica tre album realizzati durante l'emergenza Covid.
"Ora ci sarà anche la mia voce sotto l'albero di Natale"
Energia esplosiva quando l’Opera lo richiede, sensibile e intimo quando c‘è
un lied romantico da far vibrare. Le possibilità vocali e la presenza
scenica di Jonas Kaufmann sono straordinarie, non a caso è considerato il
tenore d’oro di questi anni. Kaufmann attraversa molte di queste sue
capacità espressive nei tre dischi di questo autunno per Sony: “Selige
Stunde” con repertorio liederistico; Il live registrato nel Parco di
Schönbrunn con l’Orchestra filarmonica di Vienna e Valery Gergiev; il doppio
album “It’s Christmas” che raccoglie rarità natalizie da tutta Europa, oltre
ad evergreen rivisitati dal tenore per Orchestra e coro di voci bianche. Il
divo della lirica li ha presentati al Teatro alla Scala, dove stasera,
giovedì 22 ottobre, sale sul palcoscenico insieme al fidato pianista Helmut
Deutsch per una serata di lieder, in buona parte inclusi in “Selige Stunde”.
E’ una settimana di grandi voci nel tempio della lirica italiana: ieri è
tornata anche la soprano Anna Netrebko dopo essere stata protagonista di
Tosca lo scorso 7 dicembre.
Stella tra le stelle Con la realizzazione di questo
album per un Natale carico di speranze, Kaufmann ha realizzato un sogno che
viene da lontano, forse dagli anni della sua infanzia. “So che molti fan
aspettavano un mio album dedicato a Natale e sono contento di averlo
finalmente registrato – spiega il tenore-. Sono contento anche perché così
in queste feste non ascolterò soltanto i dischi delle grandi star del
passato, ma ci sarà anche la mia voce sotto l’albero. Mio padre aveva una
grande collezione di dischi di Bing Crosby, Frank Sinatra, Dean Martin,
quindi da bambino non ho ascoltato solo musica classica, ma anche americana
e devo dire che ci sono cose molto belle, come "White Christmas“ o "Let it
Snow“. Forse sono queste le mie preferite, a parte la classica.”. Kaufmann
augura buon divertimento, ma il suo sorriso si attenua quando gli chiediamo
che Natale vede per il mondo della lirica. "La pandemia non è finita – è la
sua risposta- e nessuno sa quando finalmente passerà. Per il mondo della
musica classica questo sarà un Natale difficile, più virtuale che dal vivo.
Chiunque come me ami la classica, l’opera, il canto, deve fare tutto il
possibile per farci sopportare questo mestiere, con l’auspicio di un futuro
dorato nel prossimo anno“. Il suo appello per far rimanere aperti i luoghi
di spettacolo: "Se non c'è il sostegno degli Stati e anche del pubblico che
fa capire quanto sia importante, sarà una catastrofe, per teatro e cinema
sarà la morte: non bisogna chiudere, ci sono stati altri momenti di crisi in
passato ma i teatri erano sempre rimasti aperti perché la gente ha bisogno
di questo, se si chiude per tanti piccoli teatri e piccole orchestre sarà
per sempre".
Tre album per Jonas Passiamo all’album liederistico
di Kaufmann: è stato realizzato in Germania tra aprile e giugno scorsi e
contiene una selezione di canti di Schubert, Brahms, Strauss, Mahler e altri
maestri. “Non potevamo registrare in studio, perchè era chiuso secondo le
disposizioni statali – ricorda Kaufmann- quindi dovevamo farlo in un posto
privato. Questo, alla fine, si è dimostrato una fortuna, perché in un
ambiente privato si è più vicini allo spirito di queste composizioni, molte
delle quali in origine venivano eseguite in situazioni più intime, come
circoli privati.” Le limitazioni imposte a livello internazionale a causa
della pandemia possono essere considerate, e non c’è da stupirsene, una
costante in queste tre novità discografiche. Se “It’s Christmas” ci proietta
verso un Natale colmo di speranza, “Summer night concerto 2020” ci riporta
alla fine dell'estate, una stagione che non è sfuggita alle regole di
emergenza. E’ la registrazione del concerto dello scorso 18 settembre nel
parco di Schönbrunn, a Vienna. Si tratta di un evento annuale che si svolge
dal 2008, con i Wiener Philharmoniker diretti da grandi bacchette e con la
presenza delle star della lirica. Valery Gergiev è il direttore e Kaufmann
il solista in questa edizione, programmata per maggio ma spostata a
settembre per l’emergenza virus, di fronte a un pubblico ridotto. Il
programma parte da pagine operistiche di Richard Strauss e Wagner, passa per
gli autori francesi come Offenbach e Massenet, fa un salto nell’operetta e
nella musica da film per terminare trionfalmente con il “Nessun dorma” dalla
“Turandot” di Puccini. Un "Vincerò" che oggi vale più che mai.