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Amadeus, giugno 2014
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GUY CHERQUI |
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Massenet: Werther, Metropolitan Opera, 18. Februar 2014
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Serate memorabili al Met: Kaufmann Werther crepuscolare e il Borodin superattuale di Tcherniakov |
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Due nuove produzioni hanno dominato la stagione alla Metropolitan L'Opera:
Werther, che segna il ritorno di Jonas Kaufmann, in una messa in scena nuova
di Richard Eyre, e una nuova produzione di Principe Igor di Borodin, mai
presentato a New York dal... 1917, affidato a Dmitri Tcherniakov per la sua
prima messa in scena al Met.
Il Werther di Richard Eyre è visto come
una storia per immagini, stampe romantiche ed eroi abbigliati come all'epoca
di Massenet. Una visione un po' sfumata e lontana ma senza poesia. La
direzione di Alain Altinoglou mette in rilievo le finezze della partitura e
fa ben risaltare le qualità dell'orchestra. Sophie Koch faceva il suo
debutto al Met come Charlotte donando al personaggio un senso drammatico e
teso, voce possente e sicura, ma con una dizione problematica, più della
bella e poetica Sophie di Lisette Oropesa.. Ma tutto il mondo era venuto per
vedere Jonas Kaufmann-Werther e non è rimasto deluso: la voce controllata,
le mezze voci a fendere l'anima, un senso del testo e del colore unici, un
ultimo atto da commuovere alle lagrime. È il Werther di oggi, la voce scura,
crepuscolare e una potenza d'emozione nel canto e nel gioco scenico.
Indimenticabile.
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