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L'opera, Dicembre 2011 |
Mario Hamlet-Metz
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Recital, Metropolitan Opera, New York, 30. Oktober 2011
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Dopo tre nuove produzioni, il primo mese della stagione finiva coronato da
un recital del tenore del momento, Jonas Kaufmann che, accompagnato dal
pianista Helmut Deutsch, ci offriva quattro gruppi di lieder di Liszt,
Mahler, Duparc e Richard Strauss. Questi quattro compositori, di
temperamento molto diverso, erano di sicuro scelti dal cantante per provarci
la sua versatilità e il suo dominio di questo terreno musicale assai
differente da quello dell'opera. La tecnica dei lieder, specialmente quando
questi non formano parte d'un ciclo, forza l'interprete ad adattarsi
rapidamente ai cambiamenti di umore e ai modi diversi di esprimere il testo
cantato. Qui, Kaufmann doveva dunque controllare la sua abituale tendenza ad
alternare costantemente piani, mezzevoci e forti e concentrarsi sui canoni
ben rigorosi del genere, ottenendo risultati ottimi. Il tenore modellava a
piacere la sua voce naturalmente brunita e omogenea in tutto registro per
colorire e accentare giustamente le parole poetiche ma diverse dei vari
testi: amarezza, tristezza, ironia, gioia, tenerezza, spiritualità,
nostalgia, teatralità. Non ci sorprendeva che Kaufmann fosse al suo meglio
in Mahler (ciclo Rueckert) e Strauss (sei canzoni più quattro come bis) non
solo perche idiomaticamente li comprendeva meglio ma anche perche il
discorso musicale gli permetteva, con i suoi mezzi generosi, di elaborare le
frasi con più sottigliezza. È proprio per questo che, se dovessimo essere
puntigliosi nella critica, diremmo che la sezione al di qua della perfezione
in questo concerto era quella dedicata alle canzoni di Duparc, specialmente
nei testi di Baudelaire, dove mancava una certa doverosa dose di sensualità.
Alla fine del concerto, Kaufmann ci regalava altre quattro pezzi di
Strauss e finiva con il popolare «Dein ist mein ganzes Herz». Il pubblico
delirante non voleva abbandonare la sala.
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