America Oggi, 01-12-2011

 

Gounod: Faust, Metropolitan Opera New York, 29. November 2011

Lirica. Il Faust torna al Metropolitan
 
 
NEW YORK. Dopo 5 anni, martedì sera è ritornato al Metropolitan il Faust di Charles Gounod (1818-1893), opera particolarmente legata al pubblico della Grande Mela: fu infatti quest'opera ad inaugurare, il 22 ottobre 1883, il vecchio teatro sulla 39ma strada, con una traduzione in italiano e protagonista il tenore Italo Campanini. Al Met quest'opera è talmente popolare da essere inclusa nell'albo d'oro con 734 performances.

A differenza del Mefistofele di Arrigo Boito, un adattamento lirico dei due Faust goethiani, l'opera del compositore francese mette in risalto soprattutto l'amore tra Faust e Margherita, la donna che nell'epopea di Goethe, oltre ad eleggersi specchio dell'eterno femminino, ha il ruolo d'interlocutore decisivo di Faust.

In questa nuova produzione del regista Des McAnuff e le scene di Robert Brill, ci hanno presentato un monumentale studio di Faust con scale a chiocciola che rimangono in posizione per tutta l'opera. Molto tradizionali i costumi del coro di Paul Tazewell, e in stile contemporaneo quelli degli interpreti dei principali ruoli.

Del cast di collaudati interpreti spicca il giovane tenore Jonas Kaufmann - il Maurizio dell'Adriana Lecouvreur alla Carnegie Hall - nel ruolo di protagonista. Il tenore tedesco ha evidenziato una voce fresca e ben pastosa nell'aria "Salut! Demeure chaste et voir" e nel duetto finale.

La Margherite di Marina Poplavskaya si è destreggiata nell'aria dei gioielli "Ah! je ris de me voir Si belle en ce miroir..." e scenicamente molto convincente nell'esprimere il dramma della dannazione.

Un Méphistophélès eccezionale è stato il basso tedesco René Pape con una voce di basso profondo, ha dipinto un ruolo con musicalità e intelligenza nella serenata "O Catherine, ma mie, N' entendes-vous pas ma voix et mes pas? Vocalmente insufficiente il Valentin del baritono Russell Braun che nell'aria "A toi, Seigneur et Roi des cieux" ha avuto qualche difficoltà nel registro voce. Michèle Losier mezzo-soprano en travesti, è stata un Siébel credibile e piacevole, dalla voce fresca e musicale. Completavano ottimamente il cast la veterana Wendy White (Marthe) e Jonathan Beyer (Wagner) al suo debutto.

Sul podio il maestro Yannick Nézet-Séguin direttore della Montreal Orchestre Métropolitan, ha diretto l'impeccabile orchestra del Met dandoci una eccellente lettura nella ricerca coloristica e dell'equilibrio timbrico. Come sempre, eccellente il coro diretto dal maestro Donald Palumbo. Apprezzabile gli assolo del clarinettista Jessica Phillips Rieske. Applausi per tutti gli artisti.






 
 
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