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IO Donna, 12 settembre 2016 |
di Maria Laura Giovagnini |
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Jonas Kaufmann, “re” di Napoli: Il mio segreto è la gioia |
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Il più grande tenore del mondo, omaggiato al Teatro San Carlo, si "sdebita"
con una masterclass in cui si mette a nudo. E con un disco di canzoni
partenopee...
In jeans e polo. Un mirabile contrasto con gli stucchi
dorati del San Carlo di Napoli (il teatro d’opera più antico d’Europa), che
oggi lo omaggia per il suo ruolo nella storia del Belcanto. Ma Jonas
Kaufmann è così. E così ci piace: porta il suo essere il tenore numero 1 al
mondo e il suo fascino con semplicità e anticonformismo. Alla serata in suo
onore parteciperanno Matteo Renzi e tre ministri (Stefania Giannini, Dario
Franceschini e Angelino Alfano) ma a lui sembra di maggior importanza
l’incontro con i ragazzi.
“Bisogna condurre una vita normale per aver
qualcosa da raccontare” avverte gli studenti dei quattro conservatori
campani (il San Pietro a Majella di Napoli è – altra eccellenza – il più
antico del mondo), riuniti per una masterclass di due ore e mezzo, a riprova
dell’esuberante generosità dell’artista. Che parte ricordando come tutto
iniziò. «A cinque anni invidiavo mia sorella, che ne ha cinque più di me,
perché studiava pianoforte: i miei mi vietavano anche di toccarlo. In
compenso, decisero di iscrivermi a un coro. La prima volta, trovandomi
circondato dal suono, ho avuto la pelle d’oca…» racconta nel suo italiano
ricco di sfumature, imparato da bambino nelle lunghe vacanze estive a Lugo
di Romagna.
Da allora il percorso non è stato lineare, ammette. Era
già professionista quando ha scoperto che non stava tirando fuori la sua
vera voce, che non era un tenore leggero come si credeva. E ha ricominciato
da capo, studiando. “La tecnica è importante, ma quel che bisogna conservare
sempre è la gioia: la musica è stata creata per trasmettere emozioni. Io non
mi lascio mai prendere dal nervosismo” dice, e spiega il fatto di essere un
tedesco atipico per solarità con l’essere nato a Monaco di Baviera, nel Sud,
quindi più vicino al carattere degli italiani.
Ecco perché tutto
sommato gli calzano a pennello le canzoni napoletane (e non solo) del nuovo
album, Dolce Vita, in uscita il 7 ottobre per Sony Classical: da Torna a
Surriento a Non ti scordar di me, da Fenesta ca Lucive a Rondine al nido,
passando per Volare e Caruso. Nella masterclass il discorso si fa poi
superspecialistico, ma c’è un consiglio che vale per tutti: Kaufmann si
lancia in un inno alla spontaneità e al rilassamento. Che per un cantante
sono garanzia di freschezza di interpretazione e di maggior volume nella
cassa toracica. Per lui, sono il segreto del successo. Per tutti, sono
un’assicurazione sulla dolcezza del vivere (appunto).
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